
Le mie pecore ascoltano
la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco
ed esse mi seguono.
Gv 10,27
Stamane 02 luglio, sostenuto dai sacramenti della fede e dalla preghiera della Comunità, circondato dall’affetto dei propri familiari, dopo aver combattuto con tenacia, amore e venerazione per il dono della vita, è morto dopo una breve sofferenza
PAOLINO MONNI
di anni 82
Don Alessandro, Don Ernest, unitamente alle Comunità di Marrubiu e di Sant’Anna, partecipano con affetto, nella fede della Risurrezione del Signore, al dolore della moglie Lisetta, delle figlie Rita Barbara con Renato, Gimi con Claudia, Carmela con Gianluca, del fratello Ignazio, delle sorelle Lucia e Maddalena, dei nipoti Marcello, Sofia, Giada, Nicola, Aurora,
Il caro Paolino, che si è preparato nella lotta, all’incontro con il Signore, purificato dal mistero della sofferenza e rafforzato interiormente nella fede, partecipa ora al convito eterno degli amici di Dio. L’intercessione del Cuore Immacolato di Maria, attraverso il dono dello Spirito Santo che ci è dato in dono, ci rafforzi nella speranza del nostro ri-vederci in Dio.
Un pensiero di particolare vicinanza da tutto il gruppo catechistico e in particolare dal gruppo Gionata per Nicola e Giada.
I funerali saranno celebrati
domenica 03 luglio 2022 alle ore 18.00,
preceduti dalla preghiera del rosario,
nella chiesa di San Giuseppe in Via Napoli.
Subito dopo la celebrazione dell’eucarestia
la salma sarà traslata privatamente
presso il cimitero comunale
per la sepoltura.
Caro Nonno,
anche se per mesi sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato questo giorno, il dolore che proviamo ci è comunque del tutto nuovo. Insieme al nostro dolore oggi si chiude un importante cerchio nelle nostre vite, che è stato capire il senso di ciò che ci hai voluto insegnare. Solo due giorni fa mi sono resa conto che fino all’arrivare al tramonto il tuo unico obiettivo era quello di accompagnarci lungo questa camminata chiamata vita, pronti ad affrontarla e a capirne un senso.
Con te abbiamo imparato il potere della condivisione, che ci ha fatti sentire i più ricchi del mondo. In quella sala da pranzo, un semplice tavolo poteva diventare in qualche istante un riparo e un conforto per qualcuno di noi o per chiunque ne avesse bisogno. Sì, perché le porte di casa vostra, erano aperte per qualunque nostro amico che automaticamente diventava un po’ parte della nostra famiglia. Grazie alle mani incantate di nonna, una pagnotta di pane diventava un pasto per 12, ed in poco tempo quello che può sembrare solamente un pranzo, si mescolava a risate, paure, discussioni, che rendevano quelle 4 mura il posto più bello che esista.
Tu e nonna avete conosciuto il sacrificio ed il duro lavoro, ma il segreto è stato riporre mattoncino dopo mattoncino tenendovi la mano e ricordandoci che questo cammino ti pone davanti montagne insormontabili che se percorse insieme, a lungo andare paiono colline fino a diventare una semplice passeggiata.
Ti abbiamo visto affrontare i mali più brutti ed avere la paura negli occhi ma riuscire sempre a trarre il meglio da questa vita. Sei stato un nonno esemplare: non ti perdevi un saggio di un tuo nipote, hai sempre incoraggiato i nostri successi e curato le nostre ferite mostrandoci che c’è sempre una possibilità in più per tutti.
Ci coccolavi amorevolmente e incoraggiavi i nostri studi perché per te la cultura è sempre stata una cosa seria ed anche se avevi solo la seconda elementare tu conoscevi ogni costellazione del cielo intero, la tua vigna era colma di frutta e verdura ed ancora oggi ci chiediamo come riuscissi a curarla nei minimi dettagli da solo; sapevi suonare e mi hai lasciato la passione per la scrittura e la poesia.
Da più di dieci anni facevi almeno mezz’ora di preghiera e leggevi la Bibbia tutti i giorni, perché la fede ti ha aiutato a superare le grandi sofferenze e ad essere grato delle gioie.
C’è una locuzione latina “spes contra spem” la disse per la prima volta San Paolo in una lettera ai romani in riferimento all’incontrollabile fede di Abramo, significa letteralmente “la speranza contro ogni speranza”. Ho letto che viene indicato l’atteggiamento di colui che coltiva una fede incontrollabile in un futuro migliore, e non abbandona l’aspettativa anche quando le circostanze concrete sono così avverse da indurre a credere, al contrario, alla perdita di ogni speranza. Mi fa pensare all’amore spassionato per la vita che giaceva dentro te e che cercavi di trasmettere, hai lasciato un pezzetto di te nel cuore di tutti.
Qualche mese fa eravamo inconsolabili, immaginare quel tavolo vuoto ci sembrava una grande ingiustizia. Ma ciò che hai lasciato non sono semplicemente ricordi, bensì ciò che siamo diventati noi accompagnandoti durante questo percorso. Ci tengo a ringraziare chi è stato esempio di amore puro e incondizionato, che con delicatezza, pazienza e amore fraterno lo ha accompagnato non lasciandoli mai la mano. Avete reso ogni suo giorno speciale riuscendo anche a portarlo un’ultima volta nella sua amata Teulada. Siete stati incredibili in ogni situazione essendo presenza fondamentale con una sensibilità unica.
Ed infine mia nonna Lisetta, il tuo amore grande che non hai mai smesso di cercare. Voi, avete creato tutto ciò per il quale oggi possiamo ritenerci fortunati. Nel corso di questi mesi quasi ci mancava la terra sotto i piedi ed invece, guardando il lavoro magnifico che avete fatto mi rendo conto che possediamo una ricchezza inestimabile, l’amore infinito tra di noi.
Quindi grazie a te Paolino Monni, padre, nonno, marito e guerriero per averci fatto brillare gli occhi ascoltando le tue storie, la lezione d’amore che volevi insegnarci, noi, l’abbiamo imparata bene.
Le tue stelline.