Lettera alla comunità

Carissimi,domenica 20 maggio, con la solennità di Pentecoste, porteremo a compimento i giorni della Pasqua. Si tratta della solennità più importante dopo la Pasqua: non c’è Pasqua senza Pentecoste come non c’è Pentecoste senza la Pasqua!

La Pentecoste segna la nascita della Chiesa, animata dalla presenza dello Spirito del Cristo risorto che agisce in tutti coloro che riconoscono la sua presenza nella storia.

È grazie allo Spirito Santo che possiamo vivere un nuovo ordine di relazioni vere, profonde, autentiche, dentro e fuori la Chiesa.

La presenza dello Spirito Santo nella vita di ciascuno ci insegna il primato della Carità, che non consiste solo nel fuggire il male, ma soprattutto nel fare il bene. Il cuore della nostra fede è l’Amore, un amore che fa rimanere Dio in noi e noi in Lui! Senza l’amore non c’è vera umanità.

Il contrario dell’amore è la morte! Lo Spirito ci ricorda la grande dignità di ogni uomo, chiamato a costruire la civiltà dell’amore e a fuggire i perversi meccanismi dell’idolatria di se stessi, delle cose e del mondo. Lo Spirito ci apre alla verità profonda di noi stessi e del destino ultimo di ogni uomo: l’eternità!

            Per questo, viviamo intensamente con Maria, immagine della Chiesa e dell’amore, questi ultimi giorni pasquali, perché si realizzi in noi il dono di una rinnovata Pentecoste che ci fa rinascere ad una nuova visione della nostra Comunità parrocchiale.

Porto vivi nel cuore ancora i ricordi dei festeggiamenti della Vergine di Zuradili, che abbiamo invocato alle pendici del monte. Ringrazio tutti per la gioia della festa condivisa e chiedo a Maria, per tutti noi, il dono di un coraggioso rinnovamento.

            Vi chiedo di accompagnare il mio ministero in mezzo a voi con la vostra fraterna preghiera perché possiamo, insieme, sotto l’azione dello Spirito Santo, realizzare la volontà di Dio nella nostra Comunità.

Don Alessandro