In occasione della III domenica del Tempo Ordinario
La Chiesa si appresta a celebrare la Domenica istituita e voluta da Papa Francesco, per avvicinare, ancora di più, i fedeli all’ascolto e alla lettura della Scrittura e permettere loro di approfondirne il significato.
Nella III domenica del Tempo ordinario, ecco che il Pontefice introdurrà due importanti cambiamenti. Cerchiamo di capire di quali si tratta.
Il perché di una Domenica speciale
Era il 30 settembre del 2019 quando il Santo Padre, con la lettera apostolica in forma Motu Proprio, dal titolo “Aperuit illis”, istituiva la Domenica della Parola, da celebrarsi la III domenica del Tempo Ordinario. Un momento e una domenica particolare dove l’attenzione della Chiesa e di ognuno di noi sia maggiormente concentrata sulla Parola di Dio, che non viene semplicemente proclamata all’ambone, ma che entri e penetri ancora di più nei nostri cuori.
Proprio domenica prossima, 23 gennaio, sarà celebrata. In questa particolare occasione, Papa Francesco, presiederà la liturgia delle ore 9.30 nella Basilica di San Pietro, e introdurrà due importanti cambiamenti.
Di cosa si tratta? Il Santo Padre conferirà per la prima volta due importanti ministeri ai laici: diventeranno, infatti, Accoliti e Lettori anche alcuni uomini e donne laici.
Lo scorso 10 gennaio, aveva disposto l’apertura ai due ministeri, “in forma stabile e istituzionalizzata con un apposito mandato”, anche ai laici, come aveva scritto nella sua Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio “Spiritus Domini”.
La nomina di Lettori ed Accoliti laici
Prima, erano nominati e scelti accoliti e lettori soltanto gli uomini e, per loro, veniva e poteva anche essere considerato un passo propedeutico verso l’accesso all’ordine sacro. Ma Francesco ha disposto che anche alle donne e agli uomini laici sia aperto questo ministero. Ciò in conferma ad una prassi della Chiesa: i ministeri laicali possono essere affidati a tutti i fedeli che risultano idonei, siano essi uomini o donne, essendo basati sul sacramento del Battesimo.
Ma non solo Accoliti e Lettori. Anche il Catechista è diventato un ministero, come scritto ed affermato dal Santo Padre lo scorso mese di maggio. Per questo motivo, e sempre nella Domenica della parola, verranno istituiti nuovi Catechisti (anche in questo caso, uomini e donne).
Una vera e propria sorta di ringraziamento ai tantissimi laici che, ancora oggi, sulle orme degli Apostoli, hanno scelto di seguire il mandato dato da Gesù, ovvero quello di annunciare e portare il Vangelo a tutti, grandi e piccoli, anche attraverso l’insegnamento del catechismo
I catechisti: il nuovo ministero voluto da Papa Francesco
“Anche ai nostri giorni tanti catechisti capaci e tenaci sono a capo di comunità in diverse regioni e svolgono una missione insostituibile nella trasmissione e nell’approfondimento della fede” – scrive il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, parlando dell’importanza di questo ministero.
La Domenica della Parola pone al centro la presenza di Gesù vivo e vero, anche attraverso la sua di Parola. E concentrarsi in un momento particolare dell’anno liturgico, serve a ciascuno di noi “ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione” – continua, nel suo comunicato, il dicastero Pontificio.
Questi ministeri, per la prima volta, verranno conferiti con una particolare procedura di rito, preparato appositamente dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Prima dell’omelia del Santo Padre, i candidati verranno chiamati per nome e presentati. Subito dopo le parole di Francesco, ai futuri Lettori verrà consegnata la Bibbia, mentre ai Catechisti sarà consegnata una croce.