
Alle famiglie dei bambini e dei ragazzi
che si intende iscrivere
ai diversi itinerari di catechesi
LL. SS.
Carissimi genitori,
vi raggiungo con questa lettera per alcune indicazioni in vista del nuovo anno catechistico 2021/2022, con la speranza di condividere con voi e con la vostra famiglia, un altro pezzo di strada.
La decisione di iscrivere i vostri figli ai percorsi di catechesi è una scommessa e una sfida allo stesso tempo. Riflettiamo insieme e leggiamo con intelligenza dove e come riscoprire il senso di ciò che chiediamo alla parrocchia per i nostri figli, attraverso l’atto dell’iscrizione.
Conoscerete e condividerete nei prossimi incontri con i catechisti, le proposte, le perplessità, le sfide e tutto ciò possa rendere fecondo e costruttivo questo tempo di crescita per tutti. La catechesi è infatti un processo che chiama in causa un’adesione non solo intellettuale e morale ma coinvolge tutta la persona. Ecco perché non potrà prescindere da proposte ed esperienze concrete che, seppur lontane dai nostri schemi, vi chiediamo di accettare.
Vorremmo mettere i nostri bambini, i nostri ragazzi e voi genitori, a contatto con la figura di Gesù, uomo concreto, libero, appassionato, critico, solidale. Questo incontro e contatto con Gesù non è diretto ma mediato dalla nostra umanità e anche dal limite delle nostre proposte.
Nel contesto di tante fragilità e povertà presenti nella Chiesa e nella nostra Parrocchia, credo non sia da sottovalutare un interessante punto di forza, dato dalla consistente richiesta dei sacramenti da parte delle famiglie. Siamo consapevoli della necessità di rinnovare continuamente un dialogo costruttivo con voi genitori, che ci consenta di riconoscere come lo Spirito Santo chieda a tutti, in questo particolare momento storico, la capacità di saperci accogliere e ospitarci vicendevolmente, riconoscendo con umiltà la varietà delle forme in cui la vita cristiana si esprime aldilà delle singole appartenenze e osservanze. La fede è sempre accoglienza del mistero di Dio e agisce in chi misteriosamente si apre a Lui e gli permette di agire nel segreto dei cuori.
Il gruppo dei Catechisti che da qualche settimana si interroga e si confronta e, pronto alla sfida, insieme a voi si chiede: come fare catechismo quest’anno?
Siamo consapevoli che certamente è tramontata l’idea della catechesi come trasmissione nozionistica e tappa obbligata per ricevere i sacramenti. È richiesta più attenzione ai giovani e agli adulti, una maggiore valorizzazione delle famiglie e una migliore collaborazione con le agenzie educative sul territorio, un rinnovamento dei linguaggi che, come dice Papa Francesco, ci permettano di trovare nuovi “alfabeti” per annunciare il Vangelo.
Il rischio di lasciarci prendere dalla fretta di fissare subito le date dei sacramenti potrebbe precludere qualsiasi possibilità di rinnovamento autentico.
Certo, bisogna ammetterlo, il rischio è quello degli abbandoni, non solo dalle chat di gruppo dei genitori ma degli stessi bambini e dei ragazzi dalla catechesi.
Dobbiamo convincerci che o l’educazione alla fede passa attraverso un’educazione al senso profondo delle proposte oppure si prosegue in una forma di educazione religiosa moraleggiante che porterà ad un abbandono dal di dentro, cioè da quei richiami profondi della coscienza ben più pericolosi dall’abbandono del catechismo e della stessa pratica religiosa.
Se ci guardiamo attorno quanta bella gioventù c’è in giro, anche se non li vediamo in chiesa! Ho ancora impresso nella mia mente un gruppo di ragazzi poco più che ventenni che, l’estate scorsa, giocando a calcio sulla spiaggia, in modo sano e divertente esprimevano la gioia della vita. Uno di questi ragazzi aveva tatuato sul braccio l’immagine della Madonna. Non ho resistito dalla tentazione di chiedere con garbo e timore se l’immagine che vedevo era della Vergine. Mi ha risposto con altrettanto garbo e cortesia di si e che per lui, la Madonna, era una figura importante per la sua vita. Nel prosieguo del dialogo mi ha però detto di non essere praticante…
Davvero lo Spirito Santo agisce aldilà delle appartenenze, forse perché anche noi, come Chiesa, siamo incapaci di intercettare importanti domande dei giovani, oppure, troppo sicuri nel fornire riposte a domande mai poste.
Gli adolescenti hanno, avranno e hanno sempre avuto la reazione di rigetto di tutto ciò che ha a che fare con l’infanzia. Importante è che nella catechesi sia risuonata nella loro vita concreta, l’annuncio del Vangelo comeseme che cadendo su diversi terreni, porta frutti diseguali, ma resta comunque sedimentato. Ci sarà il momento della rinascita di ciò che ai nostri occhi sembra morto. Tutto dipende da ciò che viene seminato e dal contesto familiare, che non è stato mai ottimale, se si ha una conoscenza realistica della storia dei costumi nei vari secoli.
Recentemente, in una rivista, un autore ha scritto: «Il ragazzino che siamo riusciti a trattenere in parrocchia fino al sacramento col ricatto degli incontri catechistici, il giorno dopo dirà: “non mi vedrete più!”. Lo stesso ragazzino, inserito in un programma fatto di giochi, cultura, esperienze forti, momenti rilassanti, arriva lo stesso al sacramento; ma poi, magari, potrà continuare a sentirsi parte grazie ai legami che sono nati».
Per chi allora desidera coinvolgere i propri figli in questa esperienza, può scaricare dal sito web, il modulo per l’iscrizione alla catechesi e consegnarlo compilato ai catechisti, insieme alla quota assicurativa entro giovedì 7 ottobre. Sempre sul sito web sono indicate alcune modalità relative alla composizione dei gruppi di quest’anno e ai catechisti/animatori che li seguiranno.
Per chi sarà iscritto, si chiede di favorire la regolare frequenza alle diverse proposte. Per chi invece opta per una differente proposta in altra Parrocchia, è possibile avere, dietro richiesta scritta, il nulla osta della Parrocchia.
La mia assenza dalla Parrocchia per un po’ di tempo, non precluderà il prosieguo del cammino di una Comunità, chiamata a camminare sotto la guida di Gesù che, attraverso il suo Spirito, allarga gli orizzonti del nostro ‘viaggio’ e ci offre segni concreti della sua presenza in mezzo a noi.
Nel chiedere al Signore di assisterci con la sua benedizione con l’intercessione di Maria, saluto ciascuno di voi con un fraterno abbraccio.
Marrubiu, 21 settembre 2021
don Alessandro