Nella recente riunione della Conferenza Episcopale Sarda, svoltasi a Donigala Fenughedu sotto la presidenza di mons. Antonello Mura, i Vescovi della Sardegna hanno anche condiviso alcune riflessioni riguardanti la situazione attuale dell’isola, anche tenendo conto dei temi che risultano cruciali, non solo nel dibattito politico che precede le elezioni amministrative regionali del prossimo 25 febbraio, ma anche per il futuro della Sardegna. Nell’invitare alla partecipazione al voto – diritto e dovere fondamentale e inalienabile dei cittadini – i Vescovi esprimono forte preoccupazione per un tema generativo del nostro futuro, quello del lavoro.
I cambiamenti ai quali stiamo assistendo – dicono i Vescovi – tra i quali quelli legati all’emergere di nuove tecnologie e al prevalere di un sistema economico-finanziario nel quale l’uomo e le comunità sembrano essere sempre meno decisivi, impongono il recupero della centralità della politica. Solo recuperando norme sociali e regole comuni degne dell’uomo, i nostri territori, soprattutto le zone interne, potranno rifiorire e immaginare il loro futuro con speranza. I princìpi costituzionali di equità e di sviluppo, di democrazia e di solidarietà sono quelli che, come credenti, ritroviamo come fonte nella dottrina sociale della Chiesa. Sullo sfondo, inoltre, la Conferenza Episcopale Sarda indica anche un intervento strutturale di medio-lungo periodo che rimetta al centro un processo educativo e politiche dell’istruzione attente al bene comune, come anche competenze professionali da attivare e coltivare lungo tutto il percorso di vita delle persone.
+ mons. Corrado Melis