In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto, la nostra parrocchia sarà rappresentata da un gruppo di 15 ragazzi e ragazze che, a novembre dello scorso anno, hanno accolto l’invito per partecipare all’evento. Da quel momento, a piccoli passi e un po’ titubanti, abbiamo intrapreso un cammino di preparazione per arrivare con la testa e il cuore aperti a cogliere il vero significato di questo evento.
Più volte, nei mesi scorsi, ho avuto il dubbio che i ragazzi, al di là dell’entusiasmo che li anima per l’aspetto turistico e avventuroso di un viaggio all’estero con i propri amici, non avessero la consapevolezza del vero senso della Giornata. Credo, comunque, che alla luce del percorso condiviso in Parrocchia la proposta possa essere per loro una vera occasione di crescita, Con il gruppo catechistico, durante l’anno, abbiamo presentato diverse proposte tra cui appunto la Giornata Mondiale, come opportunità di crescita umana e spirituale e non come occasioni fini a sé stesse. Non so se siamo riusciti in questo intento ma posso dire che in loro ho percepito un desiderio di verità e di bellezza.
I ragazzi e le ragazze che parteciperanno a questo evento, in occasione della solennità di Sant’Anna, patrona della borgata di Marrubiu, mercoledì 26 luglio alle ore 19.00, riceveranno dall’arcivescovo padre Roberto, il mandato e il crocifisso che li accompagnerà a Lisbona. Lo stesso arcivescovo che parteciperà alla Gmg, viaggerà con i nostri ragazzi e ragazze.
Con alcuni di loro partirò martedì 25 luglio in Portogallo a Phalais, per una settimana di preparazione all’evento di Lisbona, con 400 ragazzi e ragazze di diversi continenti europei, per condividere il campo internazionale Alpha Youth Camp,
Chi sono questi ragazzi e ragazze?
Sono figli di questa Comunità che in questi anni, ho avuto la grazia e l’onere di poter accompagnare nel loro cammino di crescita e a cui mi lega un rapporto di affetto. Conosco le loro potenzialità e fragilità e penso che, per loro, partecipare ad un evento come quello della Giornata Mondiale della Gioventù, sarà certamente un avvenimento che segnerà la loro vita.
Sono come meravigliosi fuscelli variopinti che, oltre a essere figli di una famiglia naturale ed ecclesiale, sono anche figli di una cultura globale che li limita parecchio nelle dinamiche paesane che ben conosciamo. Le proposte di crescita nella fede sono spesso viste come qualcosa di ornamentale, funzionale ad altro e non come valore aggiunto che fonda e garantisce processi di autentica umanizzazione e maturazione culturale.
La cultura dell’effimero, dello sballo, del banale e della mediocrità, condiziona la vita dei ragazzi e ragazze in genere (compresi i nostri) e li porta a vivere scissi, confusi e disorientati. Sento di volerli bene anche per le loro evidenti fragilità.
Ho deciso di accompagnarli a Lisbona, con la collaborazione di Matteo e Fabio, due ragazzi che svolgono un servizio in Parrocchia e che ringrazio per la loro disponibilità.
La disponibilità di due ragazzi non marrubiesi dovrebbe far riflettere. Nei mesi scorsi ho chiesto a più persone, giovani di Marrubiu, di condividere questa proposta con i ragazzi ma senza riscontri positivi. Tutto ciò evidenzia che nel meccanismo di trasmissione e condivisione della fede si è inceppato qualcosa, va perciò rivisto tutto l’ingranaggio, come ci suggerisce Papa Francesco. Se le cose non vanno come vorremmo credo che prima di esaminare il mondo dei ragazzi dovremo esaminare il nostro di adulti e riconoscere le nostre falle e inadempienze, preti compresi.
Colgo l’occasione per comunicare che sarò assente dalla Parrocchia da martedì 25 luglio a mercoledì 9 agosto. Per le urgenze, in particolare i funerali, vi chiedo di contattare il Vicario della pastorale don Roberto Caria, al suo cellulare 347063 3786.
Concludo con questa richiesta: la forza della preghiera permette a Dio di agire dal profondo del cuore di ogni ragazzo e ragazza attraverso lo Spirito Santo e li dispone a fidarsi di Lui perché la loro vita sia trasformata. Per questo chiedo a tutti di accompagnare questo pellegrinaggio, non solo perché tutto vada bene ma perché i tanti ragazzi di Marrubiu, che forse non sono stati neppure sfiorati dal senso di questa proposta, possano percepire nei loro cuori la presenza di Dio che non solo esiste, ma che può fare di ogni giovane esistenza, un capolavoro di felicità e bellezza.
Don Alessandro