Si tratta della prima lettera pastorale di mons. Carboni all’Arcidiocesi.
Vogliamo vedere Gesù! Ho ascoltato molte volte questa richiesta. La stessa fatta dai greci a Filippo e Andrea. Forse non era formulata così, magari non era neppure detta a parole. Ma c’era. C’è il desiderio di un ritorno all’essenziale, alla sorgente. Ritrovare Colui in cui crediamo. È una richiesta che coinvolge tutti e spinge a togliere ciò che impedisce di vedere e incontrare il Signore, di ascoltarlo e seguirlo. Anche se in modo confuso avvertiamo che c’è bisogno di conversione umile e gioiosa a Gesù Cristo, dato che vediamo che la nostra fede si va “diluendo in forme religiose talvolta decadenti e settarie”.Con queste parole l’Arcivescovo Roberto ha iniziato la sua lettera pastorale alla comunità diocesana di Oristano e Ales-Terralba, la prima per la nostra arcidiocesi Arborense.
Tanti gli spunti di riflessione, tante le provocazioni, forte lo sprone a una ripartenza che metta al centro la presenza di Gesù Cristo e che tenda verso la ricostruzione di una comunità lacerata da questo tempo di emergenza sanitaria che ha davvero minato la vita di comunione e le relazioni fraterne e sociali.
Fonte: Arcidiocesi di Oristano