Verso la Cresima. Corda, maschere e catene: un cammino che ci rende liberi e veri.

Catene, maschere e una corda…

Tre immagini che riassumono l’itinerario di preparazione immediata alla Cresima per diversi ragazzi del gruppo parrocchiale. Alcuni di loro sono hanno già fatto la Cresima, ma hanno scelto di unirsi a questo gruppo di ragazzi per scoprire liberamente il senso e le ragioni di qualcosa avvenuto in loro.

Le catene, le maschere e la corda dicono quello che sono i nostri ragazzi ma anche quello che vogliono essere fino in fondo: persone libere da schemi, stereotipi e convenzioni. Si, perché anche la Cresima può essere la manifestazione di convenzioni religiose che poco hanno a che fare col Vangelo di Gesù.

Questi ragazzi, oramai adolescenti, confermano in me una convinzione: non possiamo rassegnarci all’idea che la proposta di fede sia una cosa adatta a bambini e anziani. I tanti discorsi sull’età della Cresima, rischiano di portarci al di fuori deI vero problema che come Chiesa dovremo porci: come trasmettere la bellezza della fede ai nostri ragazzi?

La componente giovanile, oramai assente dalle nostre Comunità, ci interroga e mette in discussione i nostri schemi. I ragazzi, se raggiunti nel loro mondo, sono capaci di far esplodere la ricchezza del Vangelo, con tutte le incongruenze e sbavature dell’età ma con l’autenticità che si addice ai veri cercatori di Dio!

Don Alessandro

Il 23 Settembre noi del gruppo dei ragazzi Cresimandi e Cresimati, abbiamo trascorso una giornata mista di emozioni: euforia, felicità, serenità, sovrappensiero e libertà.

Arrivati al mare, a Pistis, siamo stati introdotti a questa proposta con l’ascolto di un brano del Vangelo di Giovanni: la vite e i tralci!

Questo brano ha richiamato la nostra attenzione sull’importanza della relazione e dello ‘stare’ nella relazione come il tralcio sta unito alla vite. Solo in questo modo è assicurato il frutto e la gioia! Il Signore resta accanto a noi per tutta la vita senza mollarci un attimo ed è l’unico che ci capisce veramente e ci risolleva dai momenti più bui.

Dopo l’ascolto di questo brano abbiamo afferrato una corda e in fila, capitanati da Gianmichele che teneva la Croce a cui era legata la nostra corda, siamo giunti, con un po’ di fatica, alla casa del poeta. La corda ci teneva uniti, ma nonostante tutto eravamo lontani l’uno dall’altro, ognuno immerso nei propri pensieri. Qualcuno di noi era anche legato da delle catene, a simboleggiare i tanti condizionamenti e le dipendenze che pesano nel cammino di crescita e lo rallentano.

Questo momento rappresenta un po’ la nostra vita. La corda è Gesù, è una guida che ci aiuta a stare sulla via giusta, ci insegna che nella vita siamo tutti legati l’uno all’altro ma non dobbiamo essere influenzati dalle persone che ci stanno attorno, perché anche se a volte amici e familiari ci aiutano e ci danno consigli, molte altre volte ci possono portare sulla via sbagliata. Nella vita possiamo anche mollare la corda, e cercare la via giusta da soli, ma è impossibile trovarla senza il Signore.

Dopo una camminata lunga, faticosa, e piena di pensieri, siamo arrivati alla Casa del Poeta, dove, sempre legati l’un l’altro, abbiamo capito quali erano le nostre catene e una volta trovate ce ne siamo liberati confessando i nostri peccati, nel mentre potevamo osservare l’immensità del creato di Dio, illuminato da un bellissimo tramonto. Nonostante le maschere e le catene, abbiamo capito che Gesù, nonostante tutto, sarà sempre al nostro fianco a sostenerci nel cammino della nostra crescita.

In questo viaggio abbiamo scoperto le parti più profonde del nostro cuore e che l’iniziativa di toglierci le catene invisibili che ci tenevano stretti, facendoci rinunciare a sogni e obiettivi doveva partire da noi.

Grazie a don Alessandro, Ania, Ilenia, Andrea, Gianmichele, don Vittorio e don Michael che ci hanno aiutato a vivere nel profondo questa bellissima esperienza, che ci ha liberato da dubbi, paure e insicurezze e che ci hanno fatto capire l’importanza di Dio nella nostra vita.

Lui sarà per tutta la nostra vita l’unico vero amico di cui ci potremo fidare.

Ilaria Spiga