Campo vacanza: Diario di bordo mercoledì 20 Luglio

Caro diario,

oggi 20 luglio, concludiamo questa bellissima esperienza del campo vacanza Roma-Assisi. Appena svegli eravamo super euforici , ma,  allo stesso tempo tristi perché, consapevoli del fatto  che questa bellissima esperienza era giunta al termine.

Dopo aver fatto colazione, ci siamo diretti nel santuario della spoliazione, anticamente chiamata la chiesa di Santa Maria Maggiore, che è la più antica di Assisi. In questo luogo Francesco si è spogliato di tutti i suoi vestiti e li ha riconsegnati a suo padre per poter vivere una totale appartenenza a Dio nella più totale libertà.

All’interno di questa basilica ,si trova il corpo di Carlo Acutis , un ragazzino della nostra età morto nel 2006, vedere la sua salma è stato impressionante per tutti.

Nella basilica Don Alessandro ha celebrato la messa solo per noi, vivendo così l’eucarestia in modo diverso,  mettendo in primo piano le parole di Carlo Acutis: “l’eucarestia è l’autostrada per arrivare a Dio”.  Nel momento in cui ci saremo dovuti scambiare il segno di pace, Don Alessandro ,non ci ha fatto scambiare la semplice stretta di mano, ma un bellissimo abbraccio.

Alla conclusione della messa siamo andati nel giardino della basilica dove sorella Benedetta Maria, che ringraziamo per la sua gentilezza e testimonianza, ci ha spiegato l’emozionante storia di Carlo.

Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 e fin da piccolo visse la fede in ogni aspetto della sua vita: a soli sette anni fece la prima comunione ,ricevuta con un permesso speciale.

Amava pregare e aiutare sempre il prossimo ma nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia, che fu la causa della sua morte, in soli tre giorni, offrì le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.

In seguito siamo andati a visitare la chiesetta di Santo Stefano, vicino alla casa di Carlo Acutis, dove si ritirava ogni giorno nella preghiera. Dentro questa chiesetta abbiamo vissuto uno dei momenti più emozionanti, dove condividere (quello che ci sentivamo), le emozioni che abbiamo provato durante questi 8 giorni.

Ognuno di noi è riuscito ad aprirsi esprimendo a parole tutto ciò  che proveniva dal profondo del cuore (cosa non facile), quasi tutti avevamo il viso rigato dalle lacrime, miste a gioia e sofferenza. 

È stato ancora più emozionante il momento in cui uno di noi ha raccontato la sua storia dicendo “ avevo tra i 4/5 anni, quando colui che poi sarebbe diventato mio padre adottivo, che all’epoca lavorava come finanziere, mi trovò in un barcone vicino a Lampedusa e mi prese con se e da lì iniziò la mia nuova vita.” Effettivamente lui ha il viso con delle sembianze africane, infatti, si possono notare molto bene le sue labbra carnosissime e la sua carnagione scura… Francesco Cau ci ha fatto emozionare tantissimo (ovviamente scherziamo!!!).

In questa chiesa abbiamo trascorso circa due ore… ed è stato indubbiamente uno dei momenti più significativi che ha toccato il cuore di ognuno di noi in maniera positiva e in modo molto intenso.

Ci siamo poi diretti a prendere le valigie per salire su un pullman che ci ha portati a Santa Maria degli Angeli, un borgo più giù rispetto ad Assisi, di 12.000 abitanti circa. A pranzo siamo stati accolti nell’Hotel della Fraterna Domus, dove abbiamo consumato l’ultimo pranzo con un menù davvero ricco e apprezzato, in particolare la pasta alla norcina, tipico piatto dell’Umbria. Alle 14.30 vi siamo recati nella basilica di Santa Maria degli Angeli dove siamo stati accolti da subito da frate Daniele. All’interno di questa basilica di trova un importantissimo monumento: la porziuncola, che è una piccola chiesetta all’interno della Basilica di Santa Maria Degli Angeli.

Fra Daniele ci ha spiegato la particolarità di questa basilica e approfondito alcuni aspetti sulla Porziuncola, chiesa della Madonna, e al perdono di Assisi. Abbiamo anche visitato l’interno della chiesetta, sostando pochissimi secondi in silenzio.. Dopo siamo andati a comprare alcuni souvenir in un negozietto all’interno della basilica.

In seguito abbiamo preso il pullman e durante tutto il viaggio, con tanta spensieratezza, abbiamo cantato a squarciagola. Abbiamo fatto una sosta in autogrill di circa 30 minuti e poi siamo ripartiti per l’aeroporto di Roma. Arrivati all’aeroporto abbiamo fatto il check-in e poi abbiamo cenato. Alle 21.10 ci hanno imbarcati per fare rientro nella nostra amata Sardegna.

Per noi è stata un’esperienza bellissima e indimenticabile, che auguriamo a tutti.

Un’esperienza che ci ha fatti crescere.

Siamo tornati a casa con la gioia nel cuore, più coraggiosi di prima, più consapevoli della vita e senza dubbio con più amore.

E ora vogliamo spendere due parole per ringraziare prima di tutto, Don Alessandro, perché oltre ad essere stato la nostra guida spirituale, è stato come un padre, un amico e senza di lui tutto ciò non sarebbe avvenuto.

Grazie Ania, Ilenia e Annarita, per averci fatto da mammine con i vostri consigli e le vostre sgridate. Grazie Andrea per averci fatto da papà, fotografo e chitarrista di valore.

Grazie GianMichele e Nicola per essere stati nostri fratelli maggiori e  per aver allietato le nostre giornate con la vostra simpatia.

Grazie alle nostre famiglie che ci hanno permesso di vivere questi splendidi 8 giorni e grazie anche a tutte quelle persone che si sono impegnata per far sì che questo progetto sia stato realizzato nel migliore dei modi.

Grazie a tutta la Parrocchia di Marrubiu e di Sant’Anna che hanno contribuito e risposto alle diverse attività di autofinanziamento perchè potessimo affrontare i costi necessari per la realizzazione del campo vacanza.

Grazie alle sorelle e al personale della Fraterna Domus di Roma e di Assisi per l’accoglienza straordinaria, sincera e affettuosa che ci hanno riservato. Siamo stati davvero bene e contiamo ancora di poter essere ospitati nella vostra magnifica struttura. Un particolare ringraziamento alla Responsabile della casa, la cara Maria Teresa, che ci ha seguito con affetto e con discrezione per tutto il nostro campo.

E alla fine non ci resta che ringraziare tutto il nostro gruppo di ragazzi, questi 8 giorni ci hanno fatto capire quanto è bello stare insieme, quanto è bello condividere tutto quel che si ha ,comprese gioie e dolori.

In questi giorni abbiamo capito cos’è il vero amore con la A maiuscola.

La canzone che ci ha accompagni al ritorno è che rispecchia questa fantastica avventura è sicuramente “Buon viaggio” di Cesare Cremonini….

“Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che non c’è niente di più vero di un miraggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale”

N.B. Questo campo vacanza non l’abbiamo capito, Don Alessandro, mi sa che dobbiamo ripeterlo🤪

Aurora Massa e Alessio Pala